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10 cose da sapere prima di andare in vacanza a Karpathos

Karpathos - Veraclub Konstantinos Palace - 28.08.2025


La guida definitiva per sapere tutto su Karpathos

 
Contenuti


Dove si trova Karpathos

Karpathos, la seconda isola più grande del Dodecaneso, si estende per 324 chilometri quadrati tra Rodi e Creta, occupando una posizione strategica nel Mar Egeo sud-orientale. Insieme alla più meridionale isola di Caso, si trova sulla via marittima che collega Rodi a Creta. Le due isole segnano il limite sudorientale del mar Egeo. Ha una forma molto allungata e una superficie di 324 km² e una popolazione di 6500 abitanti circa. L'isola è raggiungibile sia via mare, dal porto greco del Pireo, che in aereo (aeroporto nazionale di "Ammopi"). La capitale e porto principale è Pigadia, situata sulla costa sud-orientale, mentre l'aeroporto di Karpathos (AOK) si trova nella parte meridionale dell'isola. Non si è ancora arresa al turismo di massa e quindi conserva ancora una bellezza autentica e naturale, rappresentando una delle destinazioni più incontaminate dell'arcipelago greco.
 

Serve il Passaporto o basta la Carta d’Identità per viaggiare a Karpathos?

Per viaggiare a Karpathos non serve  il passaporto. L'isola fa parte della Grecia, l'isola di Karpathos può essere raggiunta con la sola carta d’identità valida per l'espatrio.

Karpathos


Meteo e temperature: quando andare a Karpathos

Il periodo ideale per visitare Karpathos si estende da maggio a ottobre, quando l'isola offre condizioni climatiche eccezionali che permettono di godere appieno delle sue bellezze naturali e del carattere selvaggio che la contraddistingue. Durante questi mesi, Karpathos beneficia del tipico clima mediterraneo delle isole greche, caratterizzato da cieli sereni, precipitazioni scarse e temperature piacevoli che rendono ogni attività all'aperto un vero piacere. La stagione inizia dolcemente a maggio, quando le temperature diurne si attestano intorno ai 22-24°C, perfette per esplorare i villaggi montani e i sentieri escursionistici che attraversano l'entroterra montuoso, mentre le acque del mare raggiungono una temperatura di circa 19-20°C, ideale per i primi bagni della stagione.

Giugno rappresenta l'inizio dell'alta stagione, con temperature che salgono ai 26-28°C e un mare che tocca i 22-23°C, offrendo condizioni ottimali per tutte le attività balneari e gli sport acquatici. Luglio e agosto sono i mesi più caldi, con temperature massime che possono raggiungere i 30°C, mitigate dai costanti venti Meltemi che soffiano da nord-ovest, creando condizioni ideali per windsurf e kitesurf, attività per cui Karpathos è particolarmente rinomata. Durante questo periodo, la temperatura dell'acqua raggiunge il suo apice (24-26°C), rendendo il bagno un piacere assoluto nelle acque cristalline che circondano l'isola.

Settembre è considerato da molti viaggiatori esperti il mese più bello per visitare Karpathos: le temperature si stabilizzano sui 25-27°C, il mare mantiene ancora tutto il calore accumulato durante l'estate (23-25°C), ma l'afflusso turistico diminuisce sensibilmente, restituendo all'isola la sua dimensione più autentica e selvaggia. Ottobre chiude magnificamente la stagione ideale con temperature intorno ai 22-24°C, perfette per escursioni e visite ai siti archeologici, mentre il mare rimane ancora caldo (20-22°C) per chi non teme qualche grado in meno. Durante tutti questi mesi, le ore di sole sono abbondanti (8-12 ore al giorno), le precipitazioni praticamente assenti, e i tramonti spettacolari che tingono di rosso e oro le scogliere dell'isola creano un'atmosfera magica e indimenticabile.
 

Come si raggiunge Karpathos: quante ore di volo ci vogliono? 

Karpathos può essere raggiunta facilmente con voli dall’Italia di pochissime ore. Ecco nel dettaglio quante ore ci vogliono da vari aeroporti d’Italia per Karpathos:

  • Da Milano Malpensa a Karpathos ci vogliono 2 ore e 45 minuti.
  • Da Verona Villafranca a Karpathos ci vogliono 2 ore e 35 minuti.
  • Da Bologna a Karpathos ci vogliono 2 ore e 30 minuti.
  • Da Roma Fiumicino a Karpathos ci vogliono 2 ore e 20 minuti.
  • Da Bergamo Orio al Serio a Karpathos ci vogliono 2 ore e 40 minuti.
Karpathos

Fuso Orario Karpathos

Karpathos è un'ora in avanti dell'Italia sia d'inverno sia durante il periodo in cui vige l'ora legale. L'ora legale entra in vigore e termina nelle stesse date in cui entra in vigore e termina in Italia.
 

Cosa vedere a Karpathos

Karpathos offre un patrimonio naturale e culturale unico che la distingue dalle altre isole greche, combinando paesaggi selvaggi di rara bellezza con tradizioni millenarie perfettamente conservate, rappresentando una delle ultime frontiere dell'autenticità greca nel Mediterraneo orientale. La capitale Pigadia, situata in una baia naturale protetta dalla forma quasi perfettamente circolare, accoglie i visitatori con il suo porto pittoresco dove le barche da pesca colorate si alternano ai moderni yacht, creando un contrasto affascinante tra tradizione e modernità. Le case tradizionali dalle facciate colorate si arrampicano dolcemente sulle colline circostanti, mentre una vivace vita locale si anima soprattutto al tramonto lungo il lungomare lastricato, dove taverne familiari servono il pescato del giorno e il vino locale. Il Museo Archeologico, ospitato in un elegante edificio neoclassico, custodisce una ricca collezione di reperti che testimoniano la lunga e complessa storia dell'isola, dalle ceramiche micenee alle monete delle antiche città-stato, fino agli oggetti di uso quotidiano dell'epoca bizantina.

Il nord dell'isola rappresenta il cuore più selvaggio e autentico di Karpathos, un territorio aspro e montuoso dove il tempo sembra essersi fermato e le tradizioni ancestrali continuano a vivere nella loro forma più pura. Il villaggio di Olympos, considerato uno dei borghi più tradizionali di tutta la Grecia, si erge maestoso a 500 metri di altitudine sulle pendici del Monte Profitis Ilias, dominando vallate selvagge e panorami mozzafiato che si estendono fino all'infinito blu dell'Egeo. Questo straordinario villaggio sembra davvero sospeso nel tempo: le donne indossano ancora orgogliosamente i costumi tradizionali ricamati a mano nelle occasioni speciali e durante le festività religiose, le case mantengono rigorosamente l'architettura originale con i caratteristici tetti di pietra scistosa e le facciate imbiancate a calce, e gli abitanti parlano ancora un dialetto antico che conserva tracce preziose del greco classico e bizantino, tramandato oralmente di generazione in generazione. Il villaggio è particolarmente famoso per i suoi mulini a vento tradizionali dalla forma conica, alcuni dei quali ancora perfettamente funzionanti e utilizzati per macinare il grano locale, e per le festività religiose che si svolgono secondo rituali immutati da secoli, accompagnate da musiche e danze tradizionali che affondano le radici nell'antichità classica.

L'entroterra montuoso di Karpathos offre panorami mozzafiato e opportunità di trekking uniche in tutto l'arcipelago greco, con una rete di sentieri antichi che attraversano foreste di pini neri secolari, vallate selvagge coperte di macchia mediterranea profumata di timo e origano, e cime rocciose che superano i 1.200 metri di altitudine offrendo viste panoramiche spettacolari. Il Monte Kali Limni, con i suoi 1.215 metri, rappresenta la vetta più alta dell'isola e costituisce una meta imperdibile per gli amanti del trekking: dalla sua cima si gode di una vista panoramica a 360 gradi che abbraccia tutto l'arcipelago del Dodecaneso, le coste dell'Anatolia e, nelle giornate più limpide, persino le vette di Creta. I sentieri che conducono alla vetta attraversano ecosistemi diversificati, dalle pinete costiere ai pascoli montani dove pascolano le capre selvatiche, fino alla vegetazione alpina delle vette più elevate.

Le gole e i canyon dell'interno, scavati nei millenni dall'azione erosiva delle acque torrentizie, nascondono autentici tesori di arte bizantina: piccole chiesette rupestri decorate con affreschi antichi di inestimabile valore artistico, come la suggestiva chiesa di Agia Fotini, raggiungibile solo attraverso un sentiero panoramico che serpeggia tra rocce calcaree e ginepri secolari. Questi santuari nascosti rappresentano luoghi di profonda spiritualità dove monaci e eremiti hanno trovato rifugio per secoli, creando un patrimonio artistico e religioso di straordinaria bellezza.

La costa occidentale di Karpathos, battuta costantemente dai venti del Meltemi, regala scenari selvaggi con scogliere a picco sul mare che raggiungono altezze vertiginose, formazioni rocciose spettacolari scolpite dalla forza degli elementi, e grotte marine accessibili solo via mare che nascondono spiagge segrete di sabbia bianchissima. Piccoli villaggi di pescatori come Diafani mantengono un'atmosfera autentica e rilassata, dove è ancora possibile assistere alle scene di vita tradizionale: i pescatori che riparano le reti al tramonto seduti davanti alle loro case imbiancate a calce, le donne che stendono il bucato sui terrazzini fioriti, e i bambini che giocano nelle stradine lastricate di pietra locale.

L'isola conserva anche importanti siti archeologici che testimoniano la sua ricca storia millenaria, come i resti dell'antica città di Arkesia presso il villaggio costiero di Arkassa, dove si possono ammirare splendidi mosaici paleocristiani perfettamente conservati e i resti di basiliche del V secolo d.C. che testimoniano l'importanza religiosa dell'isola durante il periodo bizantino. Le necropoli micenee sparse in diverse località dell'isola, con le loro tombe a camera scavate nella roccia, raccontano dell'antica importanza di Karpathos come crocevia commerciale strategico nel Mediterraneo orientale.

Per gli amanti della natura e del birdwatching, Karpathos rappresenta un paradiso unico: l'isola ospita infatti specie endemiche rare e protette, tra cui il maestoso gipeto barbuto (Gypaetus barbatus), uno dei rapaci più rari d'Europa, che ha trovato nelle scogliere inaccessibili della costa occidentale il suo ultimo rifugio naturale. Osservare il volo planato di questi magnifici uccelli contro lo sfondo delle scogliere dorate al tramonto rappresenta uno spettacolo naturale di rara emozione e bellezza.

Karpathos
Dove andare al mare: le spiagge più belle di Karpathos

Le spiagge di Karpathos rappresentano alcuni degli scenari costieri più spettacolari e incontaminati del Mediterraneo, offrendo una varietà impressionante di paesaggi che spaziano dalle baie protette alle scogliere selvagge, tutte accomunate da acque cristalline dai colori che variano dal turchese al blu cobalto.

Apella Beach è unanimemente considerata la miglior spiaggia di Karpathos, e probabilmente una delle più belle di tutta la Grecia. Incastonata in una baia naturale protetta da scogliere maestose, questa meraviglia naturale combina sabbia finissima dorata con ciottoli levigati dal mare, creando un mosaico di colori che varia dal bianco perlaceo all'ambra. La spiaggia si sviluppa sinuosa tra una rigogliosa vegetazione di pini marittimi e macchia mediterranea, mentre le scogliere calcaree che la circondano creano un anfiteatro naturale di rara bellezza. È possibile trovare sia una zona attrezzata con lettini e ombrelloni che ampie aree di spiaggia libera per chi preferisce un contatto più diretto con la natura. La piccola e suggestiva chiesetta di San Luca, con i suoi antichi affreschi, si erge su una roccia a picco sul mare, aggiungendo un tocco di spiritualità e mistero a questo paradiso naturale.

Lefkos rappresenta un complesso di quattro spiagge contigue sulla costa occidentale dell'isola, ciascuna con caratteristiche uniche ma tutte accomunate da sabbia bianchissima finissima e acque turchesi di una trasparenza eccezionale. La spiaggia principale di Lefkos offre servizi completi ed è facilmente accessibile, mentre le tre spiagge minori (Giali, Potali e Glaronisi) mantengono un carattere più selvaggio e intimo. Circondate da basse dune sabbiose e vegetazione spontanea, queste spiagge creano un paesaggio quasi desertico che ricorda certi scenari caraibici, con acque calme e poco profonde perfette per famiglie e per lunghe nuotate rilassanti.

Le spiagge di Karpathos spaziano dalle baie protette di Kyra Panagia alle scogliere selvagge di Achata, accessibili solo via mare. Kyra Panagia, situata sulla costa orientale, è una delle spiagge più fotografate dell'isola, con la sua sabbia dorata e fine che contrasta magnificamente con le acque turchesi e la vegetazione mediterranea che arriva fino al bagnasciuga. La spiaggia offre anche servizi di base ed è raggiungibile sia via terra che con le caratteristiche escursioni in caicco che partono da Pigadia.

La splendida spiaggia di Achata è un vero e proprio rifugio di serenità sulla costa dell'isola e una spiaggia tranquilla e ideale per le famiglie. Nella spiaggia di Achata non c'è sabbia ma sassolini, caratteristica che conferisce alle sue acque una trasparenza cristallina eccezionale, perfetta per lo snorkeling e per ammirare i fondali ricchi di vita marina. La posizione appartata e l'accesso non sempre agevole la mantengono relativamente tranquilla anche nei mesi di alta stagione.

Amoopi  offre tre magnifiche spiagge (Mikri Amoopi, Votsalakia e la spiaggia principale di Amoopi). Tutte sono ben attrezzate con servizi, acqua bassa e sabbia fine, rendendole perfette per famiglie e per chi cerca comodità senza rinunciare alla bellezza naturale. La zona di Amoopi è facilmente raggiungibile dall'aeroporto e offre una buona varietà di sistemazioni e ristoranti.

La magnifica spiaggia di Diakoftis si trova nella regione di Afiarti, lungo la costa sud dell'isola di Karpathos. La spiaggia è bianchissima e le sue acque basse, turchesi, ricorda iCaraibi per i suoi colori tropicali e la sabbia finissima che si estende in una baia naturale protetta dai venti. L'isolata tranquillità di Diakoftis beach la rende perfetta per chi cerca privacy e relax assoluto.

Se invece alloggiate a Pigadia e non volete spostarvi, una delle scelte migliori è la spiaggia di Vrontis, situata soltanto 1 km a nord del capoluogo di Karpathos: è una spiaggia pulita di ciottoli, facilmente raggiungibile a piedi e con una bella vista sulla baia di Pigadia. Per i più avventurosi, la ricerca di spiagge nascoste come Agios Ioannis, accessibili solo attraverso sentieri panoramici o via mare, offre l'opportunità di scoprire angoli di paradiso completamente incontaminati dove il tempo sembra essersi fermato e la natura regna sovrana.
 

Cosa mangiare a Karpathos: i piatti tipici

La gastronomia di Karpathos rappresenta una delle espressioni più autentiche della cucina greca tradizionale, arricchita da influenze storiche e ingredienti locali che riflettono il carattere selvaggio e incontaminato dell'isola. La cucina karpathiota si distingue per l'utilizzo di prodotti genuini dell'entroterra montuoso e del mare cristallino che circonda l'isola, creando piatti dal sapore intenso e autentico che raccontano secoli di tradizione culinaria tramandata di generazione in generazione. L'isolamento geografico dell'isola ha permesso di preservare ricette antiche e tecniche di preparazione uniche, molte delle quali risalgono all'epoca bizantina e mantengono ancora oggi la loro forma originale.

Il piatto più caratteristico dell'isola è il "makarounia", pasta fresca fatta in casa simile agli gnocchi ma dalla forma più allungata, preparata con farina locale e uova, condita tradizionalmente con caprino fresco, miele di timo e noci tritate, una combinazione dolce-salata che rappresenta l'essenza della cucina isolana. Questo piatto viene servito principalmente durante le festività religiose e i matrimoni, accompagnato da vino locale e rappresenta un vero e proprio rito conviviale che unisce le famiglie karpathiote.

Il "sitaka" è un altro piatto tipico dell'isola, una sorta di polenta preparata con farina di grano locale e arricchita con formaggi di capra stagionati, servita calda con un filo di olio extravergine di oliva prodotto negli oliveti dell'entroterra. I formaggi di Karpathos meritano un capitolo a parte: il "mizithra" fresco, dal sapore delicato e la consistenza cremosa, viene spesso consumato con miele locale o utilizzato per farcire le tradizionali "tiropita" (torte salate al formaggio), mentre il "graviera karpathiou", stagionato nelle grotte naturali dell'isola, sviluppa un sapore intenso e piccante che lo rende perfetto per accompagnare il vino rosso locale.

Il pescato del giorno nelle taverne di Karpathos offre sapori autentici del Mediterraneo: il "barbounia" (triglie) alla griglia, condito semplicemente con olio, limone e origano selvatico, rappresenta la semplicità della cucina isolana che esalta i sapori naturali degli ingredienti. Il "polpo stifado", cotto lentamente con cipolle, alloro e vino rosso locale, è un piatto della tradizione marinara che si tramanda da secoli nei villaggi costieri. Le "sardines pastitsio", sardine fresche gratinate con pomodoro, prezzemolo e formaggio locale, rappresentano un piatto povero diventato nel tempo una specialità ricercata.

I dolci tradizionali di Karpathos riflettono l'influenza bizantina e ottomana: i "takakia" sono piccoli dolci fritti ricoperti di miele e sesamo, preparati principalmente durante il periodo di Carnevale, mentre gli "amigdalota" (dolcetti alle mandorle) vengono preparati con mandorle locali, zucchero e acqua di rose, creando piccole opere d'arte dalla forma di frutti e fiori. Il "soumada", bevanda tradizionale preparata con mandorle fresche, zucchero e acqua di rosa, viene servita come digestivo o durante le celebrazioni religiose.

L'olio extravergine di oliva di Karpathos, prodotto da oliveti secolari cresciuti su terreni rocciosi battuti dai venti marini, ha un sapore fruttato e leggermente piccante che arricchisce ogni piatto. Il miele di timo selvatico, raccolto dalle api che si nutrono della ricca flora montana dell'isola, ha un aroma intenso e proprietà benefiche riconosciute fin dall'antichità. Il vino locale, prodotto principalmente da uve "athiri" e "mandilaria", accompagna perfettamente i piatti della tradizione con il suo sapore corposo e i profumi che ricordano la macchia mediterranea dell'isola.
 

La storia di Karpathos: brevi cenni storici

Karpathos

 

LLa storia di Karpathos affonda le radici nella notte dei tempi, con i primi reperti storici ritrovati sul territorio che fanno pensare che fu abitata sin dal neolitico, ma come spesso accade per le isole greche, l'isola è fortemente legata alla mitologia e in particolare ai Titani. Secondo la leggenda pare che questa fosse la terra abitata proprio da Titano, figlio di Urano e Gea e che divenne poi la casa dei giganti per molti secoli. I Titani, infatti, la abitarono fino a prima della grande battaglia in cui furono sconfitti dagli Dei dell'Olimpo. Questo legame mitologico con i giganti primordiali ha influenzato l'immaginario collettivo dell'isola per millenni, contribuendo a creare un'aura di mistero e potenza che ancora oggi caratterizza i paesaggi selvaggi e imponenti di Karpathos.

Durante l'epoca micenea (1600-1100 a.C.), l'isola conobbe il suo primo periodo di grande prosperità, diventando un importante crocevia commerciale tra Creta, Rodi e l'Anatolia. Le necropoli e i resti archeologici di questo periodo, sparsi in diverse località dell'isola, testimoniano una civiltà prospera e culturalmente vivace, che commerciava ceramiche, metalli preziosi e prodotti agricoli in tutto il Mediterraneo orientale. Il nome stesso dell'isola deriva probabilmente dal termine fenicio "Krapathu", che significa "rocciosa", riferimento evidente alla natura aspra e montuosa del territorio.

L'epoca classica (V-IV secolo a.C.) vide Karpathos divisa in quattro città-stato indipendenti: Arkessia, Brykous, Nisyros e Poseidion, ciascuna con la propria moneta, le proprie leggi e tradizioni culturali. Arkessia, situata nella zona dell'attuale Arkassa, era la più importante e mantenne rapporti commerciali con Atene e altre polis greche, come dimostrano le monete e le iscrizioni rinvenute negli scavi archeologici. Durante questo periodo, l'isola sviluppò una tradizione marinara che sarebbe diventata una delle sue caratteristiche distintive per i secoli a venire.

Il periodo bizantino (330-1309 d.C.) rappresentò un'epoca di cristianizzazione e consolidamento culturale, durante la quale furono costruite le numerose chiese e monasteri che ancora oggi punteggiano il paesaggio dell'isola. Karpathos divenne sede vescovile e un importante centro monastico, attirando pellegrini da tutto l'Impero Bizantino. Le icone e gli affreschi di questo periodo, molti dei quali ancora visibili nelle chiese rurali, rappresentano capolavori dell'arte bizantina che testimoniano l'importanza religiosa e culturale dell'isola.

La dominazione dei Cavalieri di Rodi (1309-1522) portò influenze occidentali nell'architettura e nell'organizzazione sociale, mentre il successivo periodo ottomano (1522-1912) lasciò tracce nella toponomastica e in alcune tradizioni culturali, pur mantenendo l'isola sostanzialmente fedele alle sue radici greche e ortodosse. Durante la dominazione ottomana, molti abitanti di Karpathos emigrarono verso altre isole o verso l'entroterra montano, creando comunità isolate che contribuirono alla preservazione di dialetti, costumi e tradizioni antiche.

L'Ottocento fu caratterizzato da una forte emigrazione verso l'America, fenomeno che paradossalmente contribuì alla preservazione dell'identità culturale dell'isola: gli emigranti, infatti, inviavano denaro per mantenere le chiese, le case tradizionali e le festività religiose, creando un legame indissolubile tra le comunità della diaspora e l'isola madre. Nel 1912, Karpathos fu annessa al Regno di Grecia insieme alle altre isole del Dodecaneso, iniziando il processo di integrazione nello stato greco moderno. Durante la seconda Guerra Mondiale, l'isola fu occupata dalle forze italiane e tedesche, ma la resistenza locale riuscì a mantenere vive le tradizioni e l'identità greca.

Il dopoguerra ha visto una graduale rinascita economica basata sull'agricoltura tradizionale, la pesca e, più recentemente, un turismo sostenibile che rispetta l'autenticità dell'isola. Oggi Karpathos rappresenta uno dei pochi luoghi del Mediterraneo dove è ancora possibile sperimentare la Grecia autentica, con tradizioni millenarie che convivono armoniosamente con le esigenze della vita moderna, mantenendo intatto quel carattere selvaggio e indomito che ha sempre caratterizzato questa magnifica isola del Dodecaneso.
 

Dove alloggiare a Karpathos

Decidendo di vivere un’indimenticabile vacanza a Karpathos, troverai pronto a offrirti ospitalità il Veraclub Kostantinos Palace. La struttura è uno dei fiori all’occhiello di Veratour in Grecia e sorge nella splendida cornice offerta dalla spiaggia di Pigadia, tra sabbia, ciottoli e un mare limpidissimo.

In questo luogo lontano dai ritmi frenetici della vita moderna, potrai finalmente lasciarti alle spalle lo stress e rinnovare le tue energie mentali: uno staff di professionisti della vacanza avrà cura di ogni tua esigenza e ti garantirà tutti i servizi e i comfort riservati a chi viaggia Veratour. Noleggiando un'auto con il supporto della nostra assistenza, sempre presente in villaggio, potrai comodamente raggiungere le più belle spiagge di Karpathos.

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