Rodi è la più grande delle isole del Dodecaneso, situata nel Mar Egeo sud-orientale, a circa 18 chilometri dalle coste della Turchia. L'isola fa parte della Grecia e si trova strategicamente posizionata tra l'Europa e l'Asia, a circa 270 miglia nautiche da Atene. Con una superficie di 1.401 chilometri quadrati e una popolazione di circa 115.000 abitanti, Rodi è la quarta isola più grande della Grecia dopo Creta, Eubea e Lesbo. La sua posizione geografica privilegiata l'ha resa storicamente un importante crocevia commerciale e culturale del Mediterraneo orientale.
Per viaggiare a Rodi non serve il passaporto. L'isola fa parte della Grecia, l'isola di Rodi può essere raggiunta con la sola carta d’identità valida per l'espatrio.
Rodi gode di un clima mediterraneo caratterizzato da estati calde e secche e inverni miti e piovosi. La stagione migliore per visitare l'isola va da aprile a ottobre, con temperature che oscillano tra i 20°C e i 28°C. I mesi più caldi sono luglio e agosto, quando le temperature possono raggiungere i 35°C, mentre la brezza marina rende comunque sopportabile il caldo.
La primavera (aprile-maggio) e l'autunno (settembre-ottobre) sono ideali per chi preferisce temperature più miti. In questi periodi le temperature si aggirano intorno ai 22-25°C, perfette per escursioni e visite culturali. L'inverno è generalmente mite con temperature di 10-15°C, ma può essere piovoso e ventoso. Il periodo da novembre a marzo è sconsigliato per il turismo balneare.
Rodi può essere raggiunta facilmente con voli dall’Italia di pochissime ore. Ecco nel dettaglio quante ore ci vogliono da vari aeroporti d’Italia per Rodi:
Creta è un'ora in avanti dell'Italia sia d'inverno sia durante il periodo in cui vige l'ora legale. L'ora legale entra in vigore e termina nelle stesse date in cui entra in vigore e termina in Italia.
La Città Medievale di Rodi, dichiarata Patrimonio dell'Umanità UNESCO, rappresenta il cuore storico dell'isola e una delle città medievali fortificate meglio conservate al mondo. Passeggiando per le sue strade lastricate si possono ammirare il maestoso Palazzo del Gran Maestro dei Cavalieri, completamente restaurato durante il periodo italiano e oggi sede di un museo con preziose collezioni di mosaici antichi e arredi d'epoca. La Via dei Cavalieri è una delle strade medievali più affascinanti d'Europa, fiancheggiata dalle locande delle diverse "Lingue" dell'Ordine dei Cavalieri di San Giovanni. Le antiche mura fortificate, lunghe oltre 4 chilometri, offrono una passeggiata panoramica con vista sul porto di Mandraki, dove secondo la leggenda sorgeva il Colosso di Rodi.
L'Acropoli di Lindos è un'altra tappa imperdibile, arroccata su una scogliera a 116 metri sul mare in una posizione scenografica mozzafiato. Qui si trovano i resti del tempio di Atena Lindia del IV secolo a.C., con le sue colonne doriche che si stagliano contro il cielo blu dell'Egeo. La salita all'acropoli può essere fatta a piedi o a dorso d'asino, attraversando il pittoresco villaggio di Lindos con le sue case tradizionali dalle pareti imbiancate a calce e i cortili fioriti. Il borgo è un labirinto di viuzze acciottolate dove si nascondono boutique artigianali, taverne tipiche e terrazze panoramiche.
Da non perdere anche la Valle delle Farfalle (Petaloudes), un'oasi naturale unica nel suo genere dove migliaia di farfalle della specie Panaxia Quadripunctaria si radunano durante i mesi estivi, attratte dalla resina degli alberi di storace. Il sentiero naturalistico attraversa ponticelli di legno e piccole cascate in un ambiente di rara bellezza. Il sito archeologico di Kamiros rappresenta invece un viaggio nell'antica Grecia: questa città dorica del VII secolo a.C. è stata soprannominata la "Pompei greca" per il suo eccezionale stato di conservazione, con resti di case, templi, terme e un sofisticato sistema di approvvigionamento idrico. Per gli amanti della natura e del trekking, il Monte Profitis Ilias offre sentieri escursionistici attraverso foreste di pini e cipressi, con la possibilità di visitare il monastero ortodosso in cima e godere di una vista panoramica che spazia su tutta l'isola fino alle coste turche.
La spiaggia di Tsambika è universalmente considerata una delle più belle dell'intero Dodecaneso, caratterizzata da sabbia dorata finissima e acque cristalline dal colore turchese intenso che degrada dolcemente verso il blu profondo. Situata sulla costa orientale dell'isola, a circa 26 chilometri dalla città di Rodi, questa spiaggia è naturalmente protetta dai venti di maestrale e offre condizioni ideali per famiglie con bambini grazie al fondale che digrada molto gradualmente. La spiaggia prende il nome dal monastero bizantino di Panagia Tsambika, arroccato sulla collina sovrastante a 300 metri di altitudine, raggiungibile attraverso un sentiero panoramico che offre una vista spettacolare su tutta la costa orientale dell'isola. Secondo la tradizione locale, le donne che desiderano avere figli salgono scalze fino al monastero per pregare la Madonna, e molti bambini dell'isola portano ancora oggi i nomi Tsambikos o Tsambika.
Anthony Quinn Bay, il cui nome ufficiale è Vagies Beach, deve la sua fama alle riprese del film "I cannoni di Navarone" del 1961, quando l'attore americano si innamorò talmente di questo angolo di paradiso da acquistare una proprietà nelle vicinanze. Si tratta di una piccola baia rocciosa dalle acque color smeraldo, perfetta per lo snorkeling e le immersioni grazie alla ricchezza della fauna marina e alla trasparenza dell'acqua che consente visibilità fino a 30 metri di profondità. La baia è circondata da scogli e pini marittimi che creano una cornice naturale di rara bellezza, anche se l'accesso richiede una breve discesa su un sentiero roccioso.
La spiaggia di Faliraki è senza dubbio la più famosa e frequentata dell'isola, una lunga distesa sabbiosa di oltre 5 chilometri che offre ogni tipo di servizio turistico immaginabile. Questa spiaggia cosmopolita è particolarmente apprezzata dai giovani per la sua vivace vita notturna e i numerosi beach bar, ma offre anche zone più tranquille per famiglie. Il centro di Faliraki si è sviluppato turisticamente dagli anni '80 diventando una delle principali destinazioni del turismo balneare europeo, con hotel, ristoranti, negozi e un parco acquatico tra i più grandi d'Europa.
Per chi cerca tranquillità e un'esperienza più selvaggia, la spiaggia di Prasonisi, all'estremità meridionale dell'isola, offre un paesaggio unico dove letteralmente il Mar Egeo incontra il Mediterraneo attraverso una sottile striscia di sabbia che a volte viene completamente sommersa dalle maree. Questo luogo magico è il paradiso assoluto dei windsurfisti e kitesurfisti grazie ai venti costanti che spirano da due direzioni diverse, creando condizioni ideali per tutti i livelli di esperienza. La spiaggia di Lindos, situata in una baia naturalmente protetta ai piedi dell'antica acropoli, combina perfettamente storia e relax con la sua sabbia dorata e le acque calme e cristalline, circondata da taverne tradizionali e boutique artigianali che rendono l'esperienza balneare ancora più autentica e memorabile.
La cucina di Rodi riflette perfettamente la sua posizione geografica strategica, creando una fusione affascinante tra le tradizioni culinarie greche, turche, italiane e mediorientali che si sono susseguiti nel corso dei secoli. Il piatto simbolo dell'isola è il "pitaroudia", una deliziosa frittella di ceci finemente macinati e speziata con prezzemolo fresco, cipolla tritata, aneto e un tocco di menta, spesso servita come antipasto caldo o street food nei mercati locali. Questa specialità rappresenta perfettamente l'influenza mediorientale nella cucina locale ed è particolarmente apprezzata durante il periodo della Quaresima ortodossa.
Il "souma" rappresenta l'orgoglio degli abitanti di Rodi: si tratta di un liquore distillato artigianalmente dalle vinacce d'uva, simile alla grappa italiana ma con un gusto più delicato e floreale, da gustare rigorosamente come digestivo dopo i pasti abbondanti. Molte famiglie dell'isola conservano ancora oggi le ricette segrete tramandate di generazione in generazione. Tra i primi piatti tradizionali, la "matsata" è una pasta locale dalla forma allungata simile ai tagliolini, condita con cipolla caramellata lentamente, formaggio locale stagionato e un mix di spezie segrete che ogni famiglia custodisce gelosamente. Questo piatto rappresenta la semplicità della cucina contadina di Rodi trasformata in un'esperienza gastronomica indimenticabile.
I frutti di mare sono protagonisti assoluti della tavola rodiota grazie alla ricchezza delle acque circostanti, con piatti iconici come "astakos me makaronada" (aragosta con pasta fatta in casa), "kalamarakia tiganita" (calamari fritti croccanti serviti con salsa tzatziki) e "bakaliaros skordalia" (baccalà con una cremosa salsa all'aglio). Il pesce viene spesso preparato alla griglia con olio d'oliva extravergine locale, origano selvatico e succo di limone fresco, una semplicità che esalta i sapori autentici del mare Egeo.
L'esperienza culinaria a Rodi non può considerarsi completa senza aver assaggiato i celebri "melekouni", dolci tradizionali dalla forma rotonda a base di miele di timo locale, mandorle tostate, semi di sesamo e spezie orientali come cannella e chiodi di garofano. Questi dolci sono considerati portafortuna e vengono tradizionalmente offerti durante i matrimoni come simbolo di prosperità e fertilità per i novelli sposi.
La storia di Rodi affonda le radici nella preistoria, con le prime testimonianze di insediamenti umani che risalgono al Neolitico, ma è nell'antichità che l'isola inizia a emergere come protagonista della storia mediterranea. I primi abitanti storicamente documentati furono i Dori, che si insediarono sull'isola nel XII secolo a.C., fondando le tre antiche città-stato di Lindos, Ialysos e Kamiros. Queste tre polis mantennero la loro indipendenza per secoli, sviluppando fiorenti attività commerciali che si estendevano dalle coste dell'Asia Minore fino alle colonie greche dell'Italia meridionale e della Sicilia.
Nel 408 a.C. fu fondata la città di Rodi attraverso un processo di sinecismo che unificò le tre città antiche, creando una nuova capitale che divenne rapidamente una delle più importanti potenze commerciali e navali del Mediterraneo orientale. La flotta rodiota divenne leggendaria per la sua efficienza nel combattere la pirateria, tanto che Roma stessa spesso richiedeva il suo aiuto per proteggere le rotte commerciali. Durante il periodo ellenistico, Rodi raggiunse l'apogeo della sua potenza economica e culturale, con una popolazione che superava i 100.000 abitanti e una scuola di scultura e retorica rinomata in tutto il mondo antico.
Il simbolo di questa grandezza fu il famoso Colosso di Rodi, una gigantesca statua bronzea del dio Helios alta circa 32 metri, eretta tra il 292 e il 280 a.C. per celebrare la vittoria contro l'assedio di Demetrio Poliorcete, che aveva tentato di conquistare l'isola con un esercito di 40.000 uomini. Questa meraviglia dell'ingegneria antica, considerata una delle Sette Meraviglie del Mondo Antico, crollò durante un terremoto nel 226 a.C., ma i suoi resti rimasero sul suolo per oltre otto secoli, continuando a stupire i visitatori con la loro maestosità.
Con l'espansione romana, Rodi mantenne inizialmente una certa autonomia come stato alleato, ma gradualmente perse la sua indipendenza politica pur conservando importanza culturale ed economica. Durante il periodo bizantino, l'isola subì numerose incursioni saracene e divenne un importante avamposto cristiano nel Mediterraneo orientale, con la costruzione di numerose chiese e monasteri, molti dei quali ancora oggi caratterizzano il paesaggio dell'isola.
La svolta più significativa nella storia medievale di Rodi avvenne nel 1309, quando l'isola fu conquistata dai Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni, un ordine militare-religioso nato durante le Crociate. Dopo essere stati espulsi dalla Terrasanta, i Cavalieri trasformarono Rodi in una formidabile fortezza cristiana, ultimo baluardo contro l'espansione ottomana nel Mediterraneo orientale. Per oltre due secoli, dal 1309 al 1522, i Cavalieri governarono l'isola con pugno di ferro, costruendo le magnifiche fortificazioni che ancora oggi ammiriamo e sviluppando un sistema amministrativo efficiente che rese Rodi una delle principali potenze navali del suo tempo.
L'epopea dei Cavalieri si concluse drammaticamente nel 1522, quando Solimano il Magnifico, alla guida di un esercito di 200.000 uomini e una flotta di 700 navi, pose l'assedio a Rodi. Dopo sei mesi di resistenza eroica guidata dal Gran Maestro Philippe Villiers de L'Isle-Adam, i Cavalieri furono costretti alla resa, ma ottennero condizioni onorevoli che permettevano loro di lasciare l'isola con armi e bagagli. Questo evento segnò la fine dell'ultima presenza cristiana organizzata nel Mediterraneo orientale.
L'isola rimase sotto il dominio ottomano per quasi quattro secoli, dal 1522 al 1912, durante i quali la popolazione cristiana convisse con quella musulmana in un clima di relativa tolleranza. Gli Ottomani trasformarono molte chiese in moschee, costruirono bagni turchi, mercati coperti e fontane, lasciando un'impronta architettonica ancora oggi visibile nel centro storico. Durante questo periodo, Rodi perse gradualmente importanza strategica ed economica, diventando una tranquilla provincia dell'impero.
Nel 1912, durante la guerra italo-turca, l'isola fu occupata dall'Italia insieme a tutto il Dodecaneso. Il periodo italiano, durato fino al 1943, fu caratterizzato da un'intensa attività di restauro e valorizzazione del patrimonio storico, con particolare attenzione ai monumenti medievali dei Cavalieri. Gli italiani costruirono anche infrastrutture moderne, alberghi e svilupparono il turismo, gettando le basi per quella che sarebbe diventata una delle principali industrie dell'isola.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale e il crollo del fascismo, Rodi passò sotto amministrazione britannica fino al 1948, quando finalmente, insieme a tutto il Dodecaneso, tornò alla Grecia attraverso il Trattato di Parigi. Da allora, l'isola ha conosciuto un rapido sviluppo turistico, diventando una delle destinazioni più amate del Mediterraneo, capace di coniugare il fascino della sua storia millenaria con le bellezze naturali e le moderne strutture ricettive.
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