Nelle acque blu del Mediterraneo, a sud della penisola ellenica, c’è lei, la bellissima Creta. Nessuno può resistere al fascino di un’isola che offre un paesaggio meraviglioso e conserva i resti della storia così legata alle nostre stesse origini. Le coste frastagliate, il mare limpido e i siti naturali ancora selvaggi, ti ammalieranno e non potrai fare a meno di amarli.
È la più grande delle isole greche, la cui descrizione data da Omero: “C’è una terra nel mezzo del mare scuro come il vino, Creta, fertile e bella, circondata dall’acqua.” è ancora validissima. Naturalmente, pensando a Creta, non si può far a meno di pensare al mito greco, alla storia e ai filosofi. Un viaggio in questa terra, ricca di cultura e tradizioni che potrai respirare esplorandone ogni angolo, ti arricchirà e appagherà più di quanto tu possa immaginare.
Se cerchi una natura incontaminata che fa da cornice a un ricco patrimonio di storia, cultura e tradizione, questo è il viaggio che fa per te!
La danza è un’arte antica e profondamente intrecciata al tessuto culturale e tradizionale del popolo cretese. Il syrtos, o sirtaki, si è miscelato con gli elementi tipici dell’isola dando vita a nuove forme che sono diventate proprie di Creta.
La pentozális, ad esempio, è la tipica danza che gli uomini usano eseguire in cerchio, con balzi e salti frenetici che incalzano il ritmo della musica suonata attorno a loro. Ci sono poi il kastrínos, una danza di guerra, la soústa e il maleviziótikos, che come vuole la tradizione sono utilizzate in qualunque pretesto mondano e che tu potrai vedere con i tuoi occhi aggirandoti per i paesi e per le città di Creta.
Parlando di canti popolari, invece, potrai ascoltare i cosiddetti rizitika, delle liriche risalenti all’inizio del XIX secolo e i cui testi descrivono quanto i cretesi abbiano sofferto e patito sotto il pugno di ferro dell’impero ottomano. La nostalgia e la malinconia di questi canti ti faranno vibrare l’anima, grazie anche al talento degli artisti che hanno riportato una antica e particolare lirica come questa alle luci della ribalta, mescolandola ad elementi attuali. Nikos Xilouris è la star di prima grandezza e che in tutta la Grecia viene considerato il “Bob Dylan” cretese.
Creta, grazie alla sua posizione strategica tra Europa, Asia ed Africa, è sempre stata un punto di incontro tra culture diverse ed un fulcro strategico per i commerci. Proprio su quest’isola si sviluppò, infatti, la Civiltà Minoica, una delle civiltà più importanti e influenti del Mediterraneo e del mondo antico.
Nella pianura di Messara a sud di Creta, a circa 60 km da Heraklion, potrai vedere il Palazzo di Festo, risalente al 1900 a.C. A Festo regnò Radamante, fratello di Minosse, il re della leggenda del famoso Minotaouro. Questo maestoso edificio, dopo quello di Cnosso, rappresentava la seconda città-palazzo più importante della civiltà minoica di Creta. Arroccato su una collina dalla vegetazione fitta, il palazzo ti offrirà un paesaggio meraviglioso.
Riportato alla luce da capaci archeologi Italiani, i resti di diversi edifici non hanno subito nessuna opera di ricostruzione, quindi tutto quello che vedrai è originale ed autentico al 100%; il sito è veramente ben conservato. La disposizione del Palazzo di Festo è molto simile a quella di Cnosso e mostra come, anche in questo caso, il palazzo prendeva forma a partire dal cortile esterno che conserva ancora la sua originaria pavimentazione in pietra. Ai lati di quest’ultimo sono disposti diversi edifici, separati sempre da ampi cortili.
Qui è stato ritrovato il famoso Disco di Festo, che con i suoi 241 simboli è ancora un mistero archeologico. Visitare questo luogo vuol dire letteralmente camminare nella storia e assaporare la vita quotidiana di migliaia di anni fa con la bellissima cornice degli ulivi della pianura di Messara.
A circa tre chilometri da Festo c’è Agia Triada. Anche qui nei primi anni del 1920 archeologi italiani portarono alla luce un palazzo di epoca minoica. Le rovine di una strada lastricata in ardesia che porta fino a Festo fanno supporre che questo palazzo potesse essere in origine una residenza reale estiva del Signore di Festo.
L’edificio comprende camere reali, magazzini, altari e sulle pareti ci sono affreschi bellissimi e molto ben conservati. In questo sito archeologico stati ritrovati numerosi reperti tra cui delle tavole in argilla su cui si leggono regole burocratiche dell’epoca e due tombe minoiche e il vaso dei mietitori, oggi conservato nel museo di Heraklion.
Per completare la scoperta dei tesori archeologici dell’isola, non puoi non visitare il museo archeologico di Heraklion, uno dei più importanti dell’intera Grecia, unico per la vastissima collezione di reperti relativi alla civiltà minoica.
Qui sono custoditi reperti che vanno dal neolitico all’età romana, tra cui gli affreschi di Cnosso e tanti oggetti proveniente dai siti archeologici dell’isola. Oltre ai gioielli e ai dipinti, qui si trova la Dea dei Serpenti, figura ricorrente della scultura minoica, simbolo della fecondità, della vita e della morte. Il Museo Archeologico di Heraklion è davvero una tappa imperdibile se sei appassionato di Storia ed Archeologia!
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