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L'Oman, una terra senza tempo
Ti piacciono le mete insolite? Sei un viaggiatore curioso e a cui piace scoprire le tradizioni e vivere le culture dei posti che visiti? Hai uno spirito avventuroso? Allora l’Oman fa senza dubbio per te!
Il nome dell’Oman è strettamente legato al deserto, al mondo della civiltà beduina, con la sua autenticità e le sue tradizioni ancestrali, una terra senza tempo, dove passato e presente si legano in un indissolubile abbraccio, che ti accoglie e ti travolge, con i suoi scenari da Mille e una Notte, tra l’odore di incenso e il richiamo alla preghiera dai minareti. Del mare, invece, ricordiamo 2000 km di spiagge incontaminate che si affacciano sul mare d’Arabia e sullo stretto di Hormuz, lambite da acque color turchese che verso l’orizzonte si tingono di blu cobalto.
Questo piccolo stato della Penisola arabica, situato in una delle zone più aride del pianeta, ha negli ultimi anni aperto le porte a un sempre maggior numero di turisti che rimangono incantati di fronte alla sua bellezza selvaggia e a un Paese incontaminato ed autentico. Ma vediamo ora perché vale la pena di visitare questo splendido paese!
8 buone ragioni per visitare l'Oman
1. La tolleranza religiosa
il Sultano Quaboos bin Said ha trasformato questo stato e lo ha reso molto più
moderno e tollerante rispetto ad altri stati confinanti. Molte delle usanze e leggi arabe sono qui applicate in maniera meno stringente e ognuno è messo in condizione di scegliere: l’uso di alcool è consentito negli alberghi e nei ristoranti mentre la carne di maiale è venduta regolarmente nei supermercati. Allo stesso tempo lo sviluppo del paese è accompagnato dalla
attenta conservazione di alcuni aspetti tradizionali, come il mantenimento di una architettura araba classica che lo fa distinguere dalla vicina Dubai.
2. La natura
l’Oman offre ai turisti
uno spettacolo naturale senza paragoni. Dalle montagne dell’Hajar, alle dune sabbiose del suo deserto fino al mare blu che bagna le coste. Le spiagge sono disposte tutte lungo la costa di Batinah, nella parte costiera settentrionale che con i suoi 320 chilometri di sabbia bianca ti lascerà di stucco. Oltre a tutte queste meraviglie in Oman è presente anche un canyon, il Wadi Ghul, soprannominato il Grand Canyon d’Arabia per la bellezza e grandezza delle sue pareti verticali di roccia.
3. La capitale
Muscat: questa città incanta i turisti già solo per il fatto che non risulta artificiale come molte altre città della Penisola Arabica. Il porto e i quartieri centrali sono molto piacevoli da visitare, ma il vero pezzo forte sono le tre torri murarie poste in corrispondenza delle vecchie porte di ingresso della città: Jalali, Migani e Mutra.
4. I beduini
Nel sultanato dell’Oman vivono molti
abitanti del deserto (in arabo bedhw). Molti di loro hanno trovato un equilibrio tra le antiche tradizioni e una certa modernizzazione, anche se ancora oggi il loro sostentamento dipende dal lavoro stagionale della coltivazione della palma da dattero, dall’allevamento di bestiame e dalla pesca.
5. Le oasi
Come si fa ad andare in un paese come questo e non visitare almeno una delle tante leggendarie oasi?
Le wadi o oasi rappresentano uno degli elementi più caratteristici del territorio omanita: questi fiumi danno luogo a piccole oasi che interrompono il paesaggio desertico. Spesso nascoste tra le rocce di canyon naturali, le acque dagli incredibili toni azzurri-smeraldini danno vita ad una vegetazione rigogliosa e attraggono dromedari e volatili, creando dei veri e propri angoli di paradiso terrestre. Ecco alcune delle più suggestive.
Vale la pena assolutamente di visitare il
Wadi Shab, un’oasi in un canyon solcato da un torrente con un’acqua dai riflessi incredibili. Le pareti a picco sono ricoperte da una fitta vegetazione di palme, in pratica un sogno.
Wadi Tiwi: dalla costa prima di arrivare a Sur si devia verso l'interno per arrivare a questa graziosa oasi. Le acque qui affiorano tra le rocce, circondate dalle pareti di uno stretto canyon. Ricca di alberi da frutta e palme, offre un paesaggio molto rilassante. Da qui con un percorso di treeking di tre giorni si arriva a Wadi Bani Khalid.
Wadi Bani Khalid è una delle oasi più belle in Oman. L’acqua è una piscina naturale color smeraldo nascosta tra le palme lussureggianti, talmente limpida da sembrare innaturale. Ai visitatori è concessa la balneazione con particolari accorgimenti.
Wadi Al Arbeen si trova invece all'interno della catena montuosa dell'Hajar, è un'oasi molto grande ed estesa e poco conosciuta da un punto di vista turistico: per questo la riteniamo una delle più belle e selvagge del sultanato.
Merita una visita infine
Sinkhole di Bimah. Più che un’oasi è una immensa e spettacolare dolina carsica di circa 40 metri di diametro che ha nel suo centro un’acqua pura e cristallina che ha sfumature incredibili che vanno dal verde al turchese.
6. I Falaj
I Falaj sono gli
antichi sistemi di irrigazione rappresentati da lunghi canali scoperti o sotterranei di varia dimensione che, ancora oggi, trasportano l'acqua dalle sorgenti fino ad alcuni dei principali villaggi omaniti. Esistono tre tipi principali di Falaj.
I
Falaj Dawoodi: si tratta di lunghi canali scavati nel suolo che si estendono per svariati chilometri, la cui profondità può arrivare anche a una decina di metri. In essi le acque scorrono tutto l’anno. Tra i più importanti falaj di questo tipo, annoveriamo il falaj di Al Khatmayn e quello di Daris, situato nella regione di Ad Dakhiliyah (la regione centrale), entrambi iscritti nel patrimonio mondiale dell'Umanità dall’Unesco.
I
Falaj di Ghaili sono invece alimentati da stagni o da acque che scorrono a profondità non superiori ai 3-4 metri. Subito dopo le piogge questi falaj si riempiono fino all’orlo, mentre in caso di assenza prolungata di precipitazioni si presentano generalmente asciutti.
I
Falaj Ayni o falaj delle sorgenti (“Ayn” significa appunto sorgente) sono infine alimentati direttamente da acque sorgive, anche calde. L’importanza e l'utilizzo di questo tipo di falaj varia in base alla qualità delle acque che vi scorrono: calde o fredde, dolci e potabili oppure leggermente salate e alcaline, mescolate a quelle dei wadi propizi alla coltivazione.
Esiste anche un altro tipo di sorgente, caratterizzata da un tenore variabile di sali minerali, le cui acque possiedono proprietà medicinali e curative. Fra i più importanti, ricordiamo quello della sorgente Al Kasfah, nel distretto di Ar Rustaq, quello di Al Hammam a Bawshar e quello di Al Jaylah, iscritto nel patrimonio mondiale dell’Unesco, che si trova nel distretto di Sur (regione di Ash Sharqiyah).
7. Il mercato di Sinaw
La cittadina di Sinaw è celebre per
il mercato settimanale del bestiame che si tiene al giovedì. Qui è possibile incontrare le donne beduine con le tipiche maschere che coprono il volto con il loro abito tradizionale “labeyya”. Gli uomini portano la “dishdasha”, un abito chiaro lungo fino ai piedi; il “Khanjar”, pugnale ricurvo custodito nel tipico fodero e sulla testa portano il Kumma o il turbante.
Già dalle prime ore del mattino la piazza inizia a brulicare di persone, animali (in particolare caprette e cammelli), carri e pick-up. Un viavai di persone, gente che contratta per chiudere un buon affare e tornarsene a casa in fretta. La frenesia è l’elemento cardine di questo mercato: sarà il caldo o la voglia di chiudere una trattativa, ma tutti hanno il loro bel daffare. Immergersi in tutto questo è una autentica esperienza "local" nella vita quotidiana della popolazione del posto.
8. La riserva di Ras Al Jinz
Salutiamo il deserto e ci dirigiamo verso il mare e
la città di Sur. Una città che vive sul mare e dal mare trae il suo sostentamento. Famosa per la costruzione delle tipiche imbarcazioni in legno, i Dhow, le barche tradizionali arabe che da secoli sono utilizzate per il commercio. Sur è anche un ottimo punto di partenza per visitare la spiaggia di
Ras Al Jinz, facente parte del parco di Ras Al Hadd, conosciuta anche come
la spiaggia delle tartarughe: si trova a 50 Km a sud della città di Sur, esattamente nella punta estrema della penisola Arabica dove le acque del Golfo dell'Oman incontrano quelle del Mar Arabico.
Uno dei momenti più indelebili di un viaggio in Oman è quello di assistere alla cova delle enormi tartarughe franca, specie a rischio di estinzione. Le grandi tartarughe marine si spingono su questa spiaggia per deporre le uova, con un pò di fortuna è possibile assistere sia alla deposizione che alla schiusa e al faticoso percorso che i nuovi nati affrontano per raggiungere le acque.
Le visite si svolgono nelle ore serali e all'alba, sempre in presenza di una guida per garantire il rispetto e la salvaguardia degli splendidi animali che scelgono questa spiaggia per nidificare. Ovviamente gli incontri ravvicinati con le tartarughe non sono assicurati e la stagione migliore per gli avvistamenti è Luglio - Agosto, ma con un po di fortuna è possibile avvistarle anche negli altri mesi dell’anno.
I Viaggi Veratour in Oman
Scegliendo un viaggio nella penisola arabica, oltre ai vicini
Emirati Arabi potresti prendere in considerazione di visitare l’
Oman: si tratta di una meta certamente ricca di spunti anche culturali e naturalistici, come dimostra questo articolo.
Vuoi saperne di più sul Sultanato? Puoi leggere l'articolo del nostro Magazine dal titolo
Viaggio in Oman: storia, cultura e curiosità. Nell'approfondimento
Visitare l'Oman con Veratour troverai il racconto delle atmosfere e delle emozioni di un viaggio in Oman, dalla capitale Muscat a Salalah: moschee e souk, musei e fortini, wadi e deserto. Infine nell'articolo
Cosa vedere in vacanza a Salalah, Oman ti proponiamo un focus sulle 5 attrazioni da non perdere a Salalah, nella regione meridionale del Dhofar, dove puoi scegliere di trascorrere una memorabile vacanza balneare coccolata dai servizi Veraclub.
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