Una delle bellezze culturali di Minorca risiede nel contrasto architettonico e sociale tra le due cittadine principali: Mahon e Ciutadella. Mahon, la capitale attuale, risente ancora di uno stile inglese evidente nelle case dalle facciate georgiane, nei pub e nei prati molto curati. Per le vie di Mahon si respira un'atmosfera sofisticata e uno spirito mercantile, commerciale e cosmopolita.Ciutadella invece, la capitale storica dell'isola, si rifugia con orgoglio nel suo spirito spagnolo e mostra un aspetto più nel solco delle tradizioni, delle feste, dei costumi di un tempo, che si riflette anche nei luoghi: vicoli pittoreschi, un porticciolo romantico, le chiese cattoliche e i portici dei palazzi nobiliari.
Ciutadella si trova anche all'altra estremità dell'isola rispetto a Mahon, quella occidentale. Le sue origini sono antiche: fu fondata dai cartaginesi e poi resa sede vescovile nel quarto secolo. Durante l’occupazione dei Mori cambiò nome in Medīna el Jezīra e Medīna Menūrqa. Dopo un lungo dominio arabo, fu riconquistata dalle truppe di Alfonso III, diventando un centro commerciale fondamentale dei commerci aragonesi. Il 9 luglio 1558 segna un momento tragico e fondamentale nella storia di Minorca: con 140 navi e 15mila soldati i turchi misero la città sotto assedio per otto giorni, decimando la popolazione e devastando la città.
Oggi Ciutadella è famosa per il suo centro storico caratterizzato da edifici moreschi, in essa troviamo una anima antica e una moderna perfettamente integrate: da una parte il borgo medievale da girare a piedi, con vie e palazzi molto graziosi che si trovano all'interno delle vecchie mura; dall'altra molte discoteche, discopub e discobar scenograficamente affacciati sul lungomare del porto, che ne fanno una località molto affollata e di riferimento per gli amanti del divertimento e della nightlife.
La passeggiata nelle vie pedonali del centro storico di Ciutadella non può che cominciare, a nostro avviso, dall'asse viario principale, Carrer de ses Voltes, che taglia l'isola pedonale della cittadina e dopo piazzette, vie e portici vi porterà ad ammirare Cattedrale di Santa Maria, in stile gotico catalano, costruita tra il XIII secolo e XIV per volere di Alfonso III d'Aragona dopo la conquista dell'isola dai musulmani.
Le sue suggestive e silenziose viuzze ricche di palazzi signorili del XVIII secolo riportano a un tempo lontano. A differenza di Mahòn, dove le case sono intonacate di bianco, la città lascia allo scoperto la pietra "marés" color sabbia che restituisce una atmosfera quasi surreale e al tramonto riflette di pennellate soavi la luce del sole. Ciutadella è romantica ed elegante, non lascia indifferenti e recarvisi di sera aggiungerà una sfumatura in più nei vostri ricordi di Minorca.
Quando arrivate a Plaza d'es Borne, l'antica piazza d'armi e centro focale durante le manifestazioni in onore di San Giovanni, ammirate l'obelisco eretto nel 1875: commemora l'eroica difesa di Ciutadella durante l'assalto ottomano. Di fronte ad esso, in posizione panoramica sul porto sottostante, si trova il palazzo del Municipio cittadino con dietro un belvedere mozzafiato affacciato sul porto sottostante.
Lo stesso porto di Ciutadella è uno dei luoghi più amati dai turisti ed è considerato uno dei più belli di tutto il Mediterraneo. Mercati variopinti, barche di ogni tipo e dimensione, ristoranti di pesce e un’atmosfera che proietta in altre epoche caratterizzano questo delizioso luogo, un tempo popolato da mercanti e pescatori.
San Giovanni, San Martino, San Nicola. Sono tanti i nomi dei santi che si danno appuntamento per le feste patronali nei borghi di Minorca, le cui origini si ritrovano fin dal XIV secolo e che prendono il via il 23 giugno e regalano festeggiamenti fino a settembre. Se hai deciso di organizzare le tue vacanze a Minorca non puoi non partecipare ad una di queste festività legate al territorio e alle tradizioni minorchine.
A Ciutadella in particolare si celebra proprio San Giovanni o San Juan, in lingua locale, la festa più popolare e conosciuta. Protagonista assoluto è il cavallo, uno dei simboli di Minorca. Questo splendido e nobile animale riveste un ruolo particolari nel folklore minorchino, perché era il protagonista del sistema di difesa dell’isola grazie al Camí de Cavalls, Sentiero dei Cavalli, una mulattiera che contornava tutta l’isola.
Ciudadella il 23 e il 24 giugno festeggia San Giovanni con giornate indimenticabili, che rendono omaggio alla migliore tradizione della “fiesta” spagnola dove si mischiano tutti insieme riti religiosi, sole, bevute, balli, cortei in costumi storici, notti di follia e di fede, di giostra pagana e devozione per il santo. La Fiera de San Juan di Minorca in Spagna è famosa, esplosiva, entusiasmante almeno quanto quella di San Firmin di Pamplona, ma al posto dei tori i grandi protagonisti sono i cavalli neri portati nelle Baleari dagli arabi.
Durante la Fiesta la gente di Minorca, dopo aver portato San Juan in processione al santuario, celebra per 36 ore consecutive i suoi cavalieri neri. Il momento culminante della festa si ha quando si svolge il tradizionale "jaleo". I cavalli sfilano per le vie della città da veri protagonisti e i loro cavalieri, vestiti con divise bianche e nere, li fanno impennare e saltare sulle zampe posteriori al ritmo della tipica musica di questa festa. Questo movimento chiamato “El Bot” è una delle figure più note della Doma Minorchina, un tipo di monta in cui il cavaliere utilizza una sola mano per impartire i suoi comandi al cavallo, ed è molto particolare soprattutto per la varierà di movimenti che il cavallo esegue.
Scopri con noi l'essenza e le tradizioni più autentiche di Minorca, l'isola calma delle Baleari.
Nell'articolo del nostro Magazine Cosa vedere a Minorca: alla scoperta dell'isola delle Baleari troverai 7 location imperdibili da visitare durante la tua vacanza menorchina. Approfondimenti sui borghi e sulle tradizioni di questa bellissima isola sono inoltre disponibili negli articoli Visitare Minorca scoprendo Mahon e Alaior e Borghi tipici e dialetti di Minorca: ecco Es Mercadal e Sant Lluis.
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