La prima cosa che si nota superando il ponte e arrivando al borgo fortificato di Gallipoli è proprio l'imponente mole del Castello Angioino. La costruzione aveva naturalmente funzioni difensive, risale addirittura ai tempi della Magna Grecia e dei Romani ma ha subito ampliamenti e rinnovamenti sia sul finire del 1400 sia nel corso del 1500 sotto la dominazione spagnola, assumendo le odierne fattezze.
L'edificio ha pianta poligonale fortificata da torri cilindriche. Sono visitabili i torrioni, i corridoi, la piazza d'Armi e i camminamenti panoramici, tutti ben conservati, mentre l'antico fossato è stato parzialmente riempito ed ospita il caratteristico mercato ittico. É inoltre visitabile anche il Rivellino, antistante il perimetro della fortezza e isolato nelle acque, collegato con un ponte levatoio in legno ancor oggi funzionante. Questo bastione, più basso rispetto ai torrioni del retrostante castello, ospita ancora oggi catapulte e cannoni un tempo utilizzati per difendere la città.
L'altro monumento, gioiello dell'architettura non militare ma religiosa, è la Cattedrale di Sant'Agata. Sorge nel punto più alto di Gallipoli vecchia, la maestosa facciata si rivelerà all'improvviso ai vostri occhi percorrendo la angusta via Duomo. Emblema del barocco gallipolino, la facciata in pietra locale in particolare ha splendide fattezze rococò: un autentico trionfo di nicchie, statue e fregi che non smette di rivelare nuovi dettagli e meraviglie agli occhi di chi si ferma ad ammirarla con attenzione.
All'interno la Cattedrale presenta una pianta a croce latina a tre navate, suddivise da ampie arcate su colonne. Ospita più di 700 mq di dipinti a olio confezionati da artisti salentini del seicento e settecento, nonché un maestoso coro barocco intagliato in legno. A completare i tesori artistici della Cattedrale, il reliquiario di San Fausto e un ricco corredo composto da arredi e suppellettili sacre. Il centro storico di Gallipoli presenta tantissime altre chiese di interesse storico e architettonico, ma certamente la Cattedrale ti rapirà con la sua magnificenza e il suo potere evocativo.
Le bellissime spiagge nei dintorni di Gallipoli hanno certamente contribuito ad accrescerne la fama e a farne una delle mete turistiche più ambite e visitate del Salento. Rinomate sono le vicine Punta della Suina, anche nota come i Caraibi dello Ionio, e Punta Pizzo, che in realtà insieme all'isola di Sant'Andrea appartengono ad un unico grande parco naturale dove non solo potrai trascorrere giornate all'insegna del relax balneare su splendide spiagge, ma anche fare rilassanti passeggiate in una folta pineta di profumatissima macchia mediterranea. A questo autentico paradiso balneare, e alle altre bellissime spiagge che si incontrano lungo il tratto di costa che da Santa Maria di Leuca arriva fino a Porto Cesareo, è dedicato un approfondimento del nostro Magazine dal titolo Puglia, le spiagge più belle del Salento.
Anche le altre spiagge di Gallipoli però, pur meno rinomate, meritano una visita e sapranno regalarti relax, sabbia finissima e acque cristalline in cui immergerti. La spiaggia della Purità è l'unica della città vecchia. Sabbiosa e molto accogliente, è particolarmente gettonata dagli abitanti del centro storico e tuttavia è anche una delle prospettive di Gallipoli che i turisti amano maggiormente immortalare nei loro scatti. Lasciando il borgo antico, si incontrano due lunghi litorali sabbiosi sia a nord che a sud della città moderna.
A sud, percorrendo il Lungomare Galilei, dopo pochi chilometri si incontra Lido San Giovanni, che è ancora all'interno del territorio comunale. Poco oltre si raggiunge la zona di Baia Verde, turisticamente ben servita e dove si alternano lidi attrezzati a comodi tratti di spiaggia libera. A nord della città moderna invece si trova la lunga striscia di sabbia che dalla pineta di Rivabella arriva fino a Lido Conchiglie. Il tratto di costa che separa Rivabella da Gallipoli infine si caratterizza per un profilo roccioso in cui si alternano anfratti e calette, dove godere di maggiore tranquillità e del lato più selvaggio della natura.
Gallipoli è indubbiamente la regina incontrastata della cucina di mare nel Salento. Sono due i piatti tipici a cui maggiormente deve questa meritata fama: la Scapece e la zuppa di pesce alla gallipolina.
Il colore e il profumo dello zafferano rendono la Scapece assolutamente inconfondibile. Circa le origini invece il dibattito è aperto, infatti si contrappongono due tesi ben diverse. Secondo la prima sarebbe stato inventato dagli arabi, ma molti sostengono invece che possa essere stata inventata dallo scrittore e gastronomo romano Apicio. Di certo il piatto è tornato molto utile nei secoli passati, quando serviva a sfamare la popolazione gallipolina durante i lunghi assedi subiti ad opera degli eserciti stranieri.
Si tratta di un piatto inconfondibilmente marinaro. I pesci che meglio si prestano alla sua preparazione sono lo zerro e il garizzo, ma vengono usati anche altri pesci di taglia piccola pescati dai pescatori locali nelle acque del Mar Ionio. i pesci vengono dapprima infarinati e fritti nell'olio di semi, poi vengono disposti nelle cosiddette "calette" dove sono alternati a strati di pan grattato e fette di pane. Il tutto viene abbondantemente innaffiato con aceto di vino e zafferano, infine lasciato a marinare per qualche giorno.
Di origini antichissime, la Scapece è uno dei prodotti più ricercati dello street food e si può trovare in tutte le feste e fiere patronali del Salento. Altrettanto rinomata è la zuppa di pesce alla gallipolina, a base di seppie, cozze e gamberoni rossi di Gallipoli. Questi vengono sapientemente cucinati con aglio, cipolla, vino bianco, pomodori, prezzemolo e pepe nero. La zuppa di pesce di Gallipoli va servita con fette di pane casereccio tostato e accompagnata possibilmente da uno degli ottimi vini rosati del Salento, per un abbinamento territoriale impeccabile.
Da non trascurare infine il fatto che nei ristoranti del litorale e della città, come in tutto il Salento, si mangiano degli ottimi e freschissimi crudi di mare; unica avvertenza, non recarti al ristorante troppo presto la sera: in Puglia d'estate il sole tramonta molto tardi, difficilmente la serata nei locali e ristoranti inizia prima delle 22.00!