“Benvenuto nel mondo del Domani”. Così veniva accolto Philip J. Fry nella serie animata Futurama, appena messo piede nel 3000. La stessa sensazione e la stessa accoglienza si potrebbe dare oggi a chiunque varchi i confini degli Emirati Arabi. Qui si vive in un’altra epoca, l’aereo si trasforma in una capsula temporale e si atterra direttamente nel futuro.
Negli ultimi anni gli Emirati Arabi, Dubai in primis, hanno cambiato volto, guardando con sguardo lungimirante al progresso, alla tecnologia, alla moda. Per intercettare un nuovo target di turisti, ammiccando con decisione al mondo del luxury e degli amanti dell’iper progresso.
Ogni angolo della città riflette questo mood al limite del fantascientifico e tutto sembra essere progettato per rapire lo sguardo di chi la visita.
Ma cosa vedere a Dubai se si vuole vivere a 360 gradi la sua anima fluttuante al di là della contemporaneità?
Nomen omen, il museo del Futuro di Dubai è sicuramente una delle attrazioni principali ed emblema dello spirito della città. Scopriamolo insieme. Salite a bordo, si vola negli Emirati Arabi.
Ci troviamo a Downtown Dubai, nel quartiere più IN e centrale della città. Siamo esattamente dinanzi alle Emirates Towers, uno dei complessi edilizi più importanti di Dubai, al cui interno ci sono l'Emirates Office Tower e il Jumeirah Emirates Towers Hotel.
A soli 2 km sorge il Dubai Mall e a 10 minuti di taxi si trova il Dubai Frame, lo spettacolare monumento ideato da Fernando Donis. Lungo la Sheikh Zayed Riad, l’arteria stradale pulsante di Dubai, il 22 febbraio 2022 è stato inaugurato un nuovo tassello dello spettacolare mosaico architettonico della città: il Museo del futuro, anche conosciuto con l’acronimo di MOFT.
La struttura culturalmente vuole rispondere al quesito relativo alla direzione in cui andrà la società mondiale, grazie all’evoluzione interconnessa all’ausilio di scienza e tecnologia.
Attraverso una fruizione totalmente immersiva, i visitatori vengono proiettati in una dimensione che scavalca il presente e scruta nella serratura del tempo frammenti di futuro. Un futuro che crea nuove possibilità per l’umanità, legate alla conoscenza, al progresso e, in generale, alla vita.
National Geographic l’ha definito tra i 14 musei più belli del mondo. Questo riconoscimento premia il grande lavoro progettuale dell’architetto Shaun Killa che ha ideato l’edificio, pensandolo e progettandolo con l’idea di omaggiare l’intera cultura mediorientale, vista in uno sguardo che abbraccia passato, presente e futuro.
Killa è arrivato per la prima volta a Dubai nel 1998, dal Sudafrica, aggregandosi al team dello studio di architettura Atkins. Con loro ha lavorato al Burj Al Arab, uno degli edifici più iconici di Dubai: la celeberrima isola artificiale con la forma della vela di uno yacht.
Il Museo del Futuro è in assoluto uno dei progetti più ambiziosi al mondo, concettualmente e architettonicamente. Rispecchia in toto la visione di Killa di Dubai: l’architetto interpreta la città come un luogo di interscambio, in cui arrivano e si muovono non solo persone, ma anche idee.
Il Museo del Futuro è situato nel distretto finanziario di Dubai ed è diventato un luogo di scambio, dove le persone si riuniscono, comunicano e si meravigliano. Killa ha ideato il museo con una forma toroidale asimmetrica, usando acciaio e vetro. L’edificio è composto da ben 1.024 pannelli compositi ignifughi rivestiti in acciaio inossidabile.
La struttura è impreziosita dall’uso in chiave artistica della calligrafia araba, che arricchisce la parte esterna. Le scritte si trasformano in finestre che lasciano passare all’interno luce e colori. Disegnate dall’artista Mattar Bin Lahej, le parole appartengono ad una poesia scritta dallo Sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, Emiro di Dubai nonché Vice Presidente e Primo Ministro degli Emirati Arabi Uniti.
Un verso racchiude a pieno l’anima del Museo del Futuro: “Il futuro appartiene a coloro che possono immaginarlo, progettarlo e realizzarlo. Non è qualcosa che si aspetta ma si crea”. E Dubai lo sta già creando.